Andando ad analizzare una particolare energia terapeutica del reiki, possiamo senz'altro asserire, che molte persone hanno insite doti energetiche e di carattere veggente; tali doti sono senz'altro una bagaglio importante da sfruttare per una disciplina come il Reiki. Molte persone quindi sono molto sensibili, e possiedono delle vibrazioni specifiche, che possono avere una correlazione energetica con la pratica del reiki; quindi con l'addestramento e con l'efficacia delle loro energie, potranno aumentare e migliorare la qualità dei trattamenti.
L'unico problema inerente a tutto ciò, è, che nel momento in cui utilizzano in contemporanea un'energia in accompagnamento del reiki, essa sarà un'energia propria e quindi con le qualità vibrazionali insite del proprio campo energetico. Possiamo asserire che l'energia terapeutica del reiki senz'altro è più curativa della semplice energia del ki; il reiki è guidato da un potere superiore, da un aspetto divino, da una mente universale, e dalla propria capacità di sviluppare il cuore.
Quindi l'aspetto più importante è, che se l'individuo, non ha un livello spirituale elevato, non potrà compiere quei miracoli che ci si aspetta dal reiki. Persone, che sono soggette spesso da ansia, depressione, con problemi odierni che non li lasciano in pace, difficilmente potranno avere risultati di un certo livello. Inoltre tutto è soggetto al karma, e quindi alla prospettiva di poter guarire, riuscendo a capire quale è l'elemento negativo che ha procurato il problema.
Questo fa pensare, ed è di fondamentale importanza, nel momento in cui il reikista, si appresta a guarire un determinato problema. Da questo ne possiamo dedurre che, le potenzialità del reikista, sono connesse alla propria crescita spirituale. Chi asserisce il contrario non ha alcuna dimestichezza con le leggi spirituali e non può essere un buon insegnante Reiki. È chiaro che quest'energia lavora sempre per il beneficio del trattato; esso è un metodo naturale che può essere facilmente assimilato in un primo livello, con un corso di un fine settimana. All'inizio le sensazioni che si possono avere da quest'armonizzazione, sono benefici che vanno da un semplice rilassamento, a una grande sensazione di benessere. Nel momento in cui il reikista è armonizzato, comincia un processo mediante il quale, tutto l'aspetto immunitario cambia, e l'aspetto energetico è in continuo movimento.
Ci sarà un periodo di adattamento, che metterà il Reikista, in una situazione di continua evoluzione. Possiamo quindi definire che i tre fattori fondamentali affinché l'energia del reiki abbia un beneficio rilevante, siano che: L'individuo riesca a praticare in maniera continua e costante, da poter distinguere e sensibilizzarsi sulle varie tipologie energetiche. Come seconda istanza,che abbia un livello spirituale, che possa permettergli di ottenere risultati soddisfacenti. Il terzo fattore che comunque non è in grado di poter essere variato ne dal trattante, né dal trattato, è l'aspetto Karmico che determina se l'individuo è pronto, ed in grado di poter guarire a scapito di un indennizzo personale.
La domanda principale di tutti quelli che hanno ricevuto armonizzazione: ma il reiki funziona sempre? A differenza di tutte le normali e banali risposte dei Vostri Master,diciamo si se apparteniamo a quella categoria di Master incompetenti ed ipocriti, e diciamo no (per l'eliminazione del problema) se apparteniamo a quella categoria di Master che in modo serio e professionale, hanno personalmente verificato il problema a cui noi trattiamo in questo paragrafo.
Quindi nella nostra risposta possiamo asserire con assoluta certezza: sì funziona sempre, ma....dobbiamo con assoluta fermezza spiegare che il risultato che ne determina è diverso secondo molteplici variabili. Una persona con un livello spirituale alto, sarà senz'altro in grado di poter raggiungere risultati completamente diversi, di una persona che ha anche raggiunto un livello di master, ma ha uno stile di vita, ed un livello spirituale mediobasso. L'aspetto di presenza e di cuore è vitale per la determinazione del problem solving. Sarebbe anche banale dire che sto pensando ai fatti miei, ai miei problemi, ai miei dubbi...ed al contempo stesso sto guarendo una persona, per la quale avrei dovuto entrare in simbiosi tale da percepire il suo problema e chiamare l'energia cosmica ad un compito permesso sempre dall'Universo.
Non si può discindere in assoluto dalla presenza umana da quella energetica. E' chiaro? Quindi la formula specifica è la seguente: Il reiki sta al reikista, come il risultato sta alla base spirituale.